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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

"No ai lavoratori di serie A e di serie B": dalla Metro di Pisa lanciata la mobilitazione

A spiegare le criticità la Rsu e la Filcams Cgil

Lavoratori della Metro di Pisa sul piede di guerra per le condizioni salariali a cui sono sottoposti.

"Durante l'incontro nazionale del 27 marzo 2024 con Metro Italia spa, abbiamo ascoltato con preoccupazione la presentazione del nuovo progetto MFC da parte della società, perché apre alla presenza contemporanea dei lavoratori in appalto con i lavoratori diretti, spesso con mansioni sovrapponibili - ripercorrono da Rsu Metro e Filcams Cgil - nel frattempo già ci era stata annunciata l'apertura di un nuovo deposito food delivery a Pontedera dove il 90% sarà personale esternalizzato, con impatti ancora da chiarire sui livelli occupazionali delle filiali toscane che insistono sullo stesso territorio".

"Nella stessa giornata di mercoledì ci è, infine, giunta la comunicazione della rottura del tavolo di rinnovo del CCNL della Distribuzione Moderna Organizzata perché l'associazione datoriale Federdistribuzione, di cui Metro è una componente di rilievo, continua ad avanzare richieste irricevibili, come l'abbassamento dei livelli del personale addetti anche al rifornimento merci - proseguono - vediamo, quindi, uno stesso filo conduttore che ha come chiaro obiettivo la riduzione di diritti e salario, nonché il provocare la solita guerra tra lavoratori di serie A e lavoratori di serie B, sotto al 'solito tetto'".

"Noi tutto questo non lo vogliamo accettare" alzano la voce le rappresentanze sindacali che lanciano una mobilitazione a partire dallo sciopero nazionale proclamato per l'intera giornata di sabato 30 marzo per il settore DMO (Distribuzione Moderna Organizzata).

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