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Economia Santa Maria a Monte

Santa Maria a Monte, aumenti di Tari e suolo pubblico: "Colpo di grazia per le attività commerciali"

Duro l'intervento di Confcommercio sulla decisione della Giunta comunale

“Gli aumenti di Tari e Suolo pubblico rischiano di dare il colpo di grazia ad attività e pubblici esercizi nel centro storico, chiediamo alla sindaca Del Grande di fare un passo indietro”. È perentoria la posizione del responsabile territoriale di Confcommercio Provincia di Pisa Luca Favilli dopo l'ultimo incontro tra la giunta di Santa Maria a Monte e i commercianti. “Tutti giustamente preoccupati per un cambio di rotta difficile da giustificare, soprattutto visti i tempi ristretti è le modalità improvvise con cui l'amministrazione decide di passare dalla gratuità alla piena reintroduzione della Tari e a quella al 50% dell'imposta di suolo pubblico”.

“Non pretendevamo che il progetto del 'Borgo che Vorrei' venisse replicato alle stesse condizioni anche negli anni a venire, ma neppure costringere le imprese di punto in bianco a pagare migliaia di euro senza alcun percorso di concertezione e recapitando le cartelle per i pagamenti due giorni dopo aver comunicato la notizia, è un metodo che non condividiamo assolutamente”.

“Proseguendo su questa strada - prosegue Favilli - si penalizzano commercianti e imprenditori che hanno già programmato e investito in vista dell'imminente stagione estiva e si scoraggiano la permanenza dei negozi e pubblici esercizi esistenti e l'arrivo di nuovi potenziali investimenti”

“Il rischio - afferma il responsabile territoriale di Confcommercio Pisa - è purtroppo quello di accelerare un processo di desertificazione commerciale che priverebbe il borgo dei sui servizi fondamentali, per non parlare dell'impatto negativo sul turismo e in generale sulla vivibilità del centro storico. Abbiamo sempre apprezzato la sensibilità e la disponibilità del sindaco a lavorare per rilanciare il commercio di Santa Maria a Monte, che non è mai mancata neppure nell'attenzione al decoro urbano e nella collaborazione per l'organizzazione di iniziative ed eventi, ma questi aumenti vanno nella direzione opposta e colpiscono chi lavora e crede in Santa Maria a Monte impegnandosi ogni giorno per costruire un contesto fruibile e decoroso”.

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